Un terreno di creazioni miste

Anna Laura Longo

Quale accomodamento – per l’occhio e per la mano- si delinea al cospetto di un oggetto-libro? Quali e quante integrazioni (tra visioni e sprazzi di ricettività allargate) si prospettano e frappongono? E ancora, quali adiacenze e intermittenze sonore possono unirsi a formare un flusso iper-sensoriale, vago o scattante? A queste e ad altre domande sto provando a dare risposte, attraverso nuove o recenti ricerche, visuali, poetiche e musicali, ispezionando e dissezionando materiali  svariati con potenziali risorse da far emergere. A partire dal 2018 ho iniziato a dare un grande impulso alla creazione di libri in materiali extra-cartacei di medio e grande formato, rientranti nella categoria dei libri d’artista o libri-sculture. L’idea di fondo è stata quella di muoversi in un terreno di creazioni miste e di versatilità. Ne sono sortite nuove opere dalla connotazione stilistica originale e libera. E così mentre ora prosegue il lavoro sui libri definiti “relazionali”, che si trasformano anche in audio-libri, continuano ad avere una larga diffusione gli esemplari sorgivi, ad esempio In un singolo punto nodoso che, nel corso di questi anni, non ha cessato di esser proposto in contesti espositivi disparati, valicando ripetutamente i confini e percorrendo anche lunghe distanze (Europa, Sud America, Canada, Turchia). Il lavoro si compone di pagine telate e ispessite su cui vengono praticati interventi con fili, frutto di un lungo lavorio. Il risultato consiste in vere e proprie linee-immagini che ricordano delle poesie-sentiero. Sul canale you tube sarà possibile inoltre rintracciare il brano musicale che si associa al libro in questione e si intitola Per raschiare le rocce. Suoni, scritture, gesti, materie e forme si integrano in modo tale da determinare uno scrigno di sorprese iper-contemporanee. Invito infine a conoscere alcuni dei titoli che rientrano nella mia produzione cartacea, nello specifico volumi di poesia e di argomento musicale. Ecco i titoli da tener presenti: Plasma. Sottomultipli del tema “Ricordo” (Fermenti), Nuove rapide scosse retiniche ( Joker), Procedure esfolianti ( Manni), Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo ( Oèdipus), Apparati di suoni metodicamente cruciali ( La città e le stelle).

Per raschiare le rocce, Anna Laura Longo

Libri come spazi polifunzionali

Libri come spazi polifunzionali. Anna Laura Longo espone a Pantin in Francia

Si riporta di seguito un articolo apparso il 15 giugno 2021 su http://www.immaginaria.net ( Parole e immagini per comunicare), a cura di Arte in Spazi Fluenti


Un nuovo festival è pronto a ospitare le ricerche poetiche e visuali racchiuse nell’opera Vision Blanche, dotata di pagine originali e preziose di grandi dimensioni, che vanno a comporre un libro-organismo firmato dall’artista Anna Laura Longo nell’anno 2020.
Il lavoro è il risultato di accurate riflessioni estetiche inerenti il movimento e la spazialità, con un particolare aggancio all’arte coreografica e, più in generale, alla qualità delle energie attivate da un gesto performativo. E così dopo Lione, dove si è da poco conclusa la diciannovesima edizione della “Biennale de la Danse”, grazie ad una collaborazione con Books on the Move, l’opera si sposterà a Pantin, nell’ambito del festival Camping, presso il CND (Centre National de la Danse).

Anna Laura Longo stabilisce una proficua contiguità tra ricerche poetiche, visive e sonore, immergendosi in pratiche artistiche fortemente integrate. Sin dagli esordi il suo intento è stato quello di operare in direzione di una fertilizzazione dei terreni immaginativi. Il lavoro assiduo sul libro-oggetto, che nel suo caso diviene un vero corpo scultoreo, persegue un intento chiaramente trasformativo. Ne conseguono opere dal taglio innovativo, ricche di stimoli riguardanti la tattilità e l’aspetto visivo, con una ricerca estetica intrigante e nitida. Il passaggio necessitante dalla parola, al segno, all’oggetto si è rivelato onnipresente nei progetti realizzati nel corso degli ultimi anni. Anche l’aspetto musicale è contemplato, attraverso composizioni da ascoltare in cuffia, che rendono oltremodo vivibile l’attraversamento e la percorrenza tra le pagine.
Ogni esemplare diviene dunque un vero e proprio spazio polifunzionale, una sorta di interregno magico, dove dominano le gradazioni del bianco e dove affiora una morbidezza vagamente concettuale e, a tratti, evocativa. A Pantin la matericità di Vision blanche potrà essere esplorata, manualmente e visivamente, sino al 25 giugno 2021.

Si riportano di seguito le parole poste a corredo dell’opera e che, in modo sintetico, ne descrivono le istanze di fondo: “Nell’incisione ritroviamo la forza e la rottura. I versi evolvono in visioni e immagini. Il segno ha la tensione del filo che conduce”.

Coordinate: Festival Camping presso il CND ( Centre National de la Danse)
esposizione a cura di Books on the Move ( piano terra)
1, rue Victor Hugo
93507 Pantin (Francia)
e-mail: contact@booksonthemove.fr
 

Un dettaglio da VISION BLANCHE, Anna Laura Longo

In un singolo punto nodoso

In un singolo punto nodoso

(Studi sulla curvatura della linea del verso)

di Anna Laura Longo

La perforazione è un atto brusco- dinamicamente incendiario- che sollecita in modo circoscritto,  con tempestività ed efficacia enunciativa. Scaturisce dal punto la dimensione della lunghezza, l’ andamento e l’orientamento che appartengono al verso…

Il libro, contenente pagine interamente in tessuto di lino, è disponibile in poche ed esclusive copie numerate e si compone di incrostazioni e curvature di filo, con inserti materici svariati (semi, garze, elastici, listelli in pelle) e inoltre di frammenti di testi poetici desunti da volumi precedentemente editi.

Trattasi di un lavoro concepito come forma di scrittura silente, esperienza situata tra la parola e il gesto, un gesto che arriva a forgiare stilizzate linee-immagini in cui la linea asciutta e minimalista mira a farsi trasposizione ed esaltazione della linea del verso. Tale linea-verso, di pagina in pagina soggetta a mutevoli curvature, finisce per restituire veri e propri percorsi in rilievo.

Si segnala che il libro in questione, già inserito nell’ottava Rassegna internazionale del Libro d’ artista di Roma (Biblioteca Casanatense) e nella Mostra-concorso Libri Mai Mai visti di Russi ( Ravenna ) è stato  premiato nel Concorso internazionale Brianza in Filo, nella sezione News Approaches e proposto in forma installativa, su telai intersecantisi, in occasione di svariate mostre d’arte contemporanea e  di poesia visiva. Ulteriori esposizioni hanno avuto luogo in Italia, Messico, Belgio, Turchia, Svezia, Germania, Polonia, Martinica e Francia. Un esemplare parteciperà alla Biennale de Livres d’artistes in Québec ( Canada)

e-mail : annalaura_longo@hotmail.com

Nuove forme di territorialità nelle pagine

Nuove forme di territorialità nelle pagine

di Anna Laura Longo

Lino, garze, elastici, eco-pelle o pelle, ovatte stratificate di carattere multiforme e segmenti metallici: una vera e propria commistione di materiali assemblati nel tentativo di lasciar disciogliere forme e forze poetiche, distribuendole a ridosso di pagine inusitate, potenzialmente colme di sorprese.

Questo l’assunto di base per sviluppare itinerari di scoperta, rigenerazione e trasformabilità per quanto concerne l’oggetto –libro, coniando inoltre diciture apposite e circostanziate, destinate a offrire specificazioni in relazione a ciascun esemplare o raggruppamento. L’idea dunque è quella di passare, con disinvoltura, dai libri-organismo ai libri-radura, dalle foreste sfogliabili ai libri-insorgenze, dai libri-scrigno ai libri-dispositivo, definiti volta per volta da una territorialità esclusiva e variamente attraversabile, sul piano visivo e soprattutto sensoriale.

Sul concetto di pagina –suolo è il titolo del progetto nella sua interezza, ma ciascuna opera si ritrova ad avere un carattere decisamente a sé stante ed è quindi portatrice di un ulteriore titolo emblematico: In un singolo punto nodoso/ Studi sulla curvatura della linea-verso (2018), Atterraggio lunare n.1 (2019), Vision Blanche (2020), Cloroplasti (2020).

L’intento è sostanzialmente quello di generare un incremento di suggestioni, in direzione di una valorizzazione delle profondità percettive, contemplando un’apertura verso le aree dell’inatteso e del sommerso. La sperimentazione intorno a pagine di tipo monocromatico, strada facendo, ha condotto verso studi ulteriori riguardanti l’aspetto dimensionale, giungendo a nuove formule e teorizzazioni di libri astratti /relazionali (Avanstrutture, 2021). Una sezione a parte è dedicata ai libri-mono-pagina, dotati di bastone in legno, da parete o da sospensione, intitolati Permutazioni (Folium 1, 2 e 3), che trovano ispirazione nelle fattezze e nella sfogliabilità tipica dei quotidiani, restituendo esplorazioni inedite attraverso tipologie di scritture atipiche. Vanno infine ricordati i libri-stendardo di grande formato (tra cui Lurex, 2019), che comportano un coinvolgimento ampliato dal punto di vista della corporeità. Si potrà cogliere in ciascuno dei lavori citati una particolare impronta vibrazionale, un sottile mistero. Per alcuni esemplari è prevista un’esperienza di “avvolgenza sonora”, vale a dire la possibilità di ascoltare in cuffia un brano pianistico sperimentale, variamente associato ai contenuti del libro in questione. Molto hanno viaggiato tali libri-opere a livello internazionale, con esposizioni in Italia, Francia, Germania, Turchia, Polonia, Svezia, Messico, Martinica e Canada.

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