Apparati di suoni metodicamente cruciali

Apparati di suoni metodicamente cruciali

di Anna Laura Longo ( ed. La città e le stelle / collana Nuovi Quaderni di lavoro)

Il volume è risultato vincitore del Premio internazionale Lago Gerundo nella sezione saggistica (Critica musicale)


È presente una suddivisione interna in otto parti:

  • Riflessioni,sedimenti, testimonianze
  • Le variegate fogge del pianismo odierno
  • Nei brillanti vortici dell’ascolto
  • Temperie cageana
  • Arte che si dischiude, arte che si proietta verso l’occhio- orecchio
  • Dinamiche e prospettive didattiche
  • Ampliamenti della riflessione ( Nuovi assetti nella danza e nel gesto)
  • Passi brevi lungo la musicalita’ delle arti visive

Intervista andata in onda su Radio Alma ( Bruxelles). In dialogo Marilena Di Stasi e Anna Laura Longo

Articolo relativo al Premio Internazionale Lago Gerundo

https://www.ilcittadino.it/stories/cultura/gerundo-un-premio-fra-teatro-e-poesia_27948_96/

Viene di seguito condivisa la motivazione, firmata da Cesare Milanese e comunicata in occasione del conferimento del Premio. La premiazione si è svolta a Paullo ( Milano)

Arnold Schoenberg, il geniale iniziatore della dodecafonia, nel suo Manuale d’armonia così scrive: “ Non esistono per noi leggi eterne, ma solo indicazioni che hanno valore finché non vengono superate ed eliminate, del tutto o in parte, da condizioni nuove.” È questo il principio intorno a cui le arti, nell’era contemporanea, elaborano se stesse: nella musica, nella figuratività, nella letteratura e in ogni altra forma d’espressione, anche non artistica. Ed è questo il criterio di massima sul quale Anna Laura Longo, ha costruito questo suo libro, al contempo critico e creativo, che s’intitola Apparati di suoni metodicamente cruciali.

    Come la stessa autrice dichiara, con obiettiva consapevolezza del poter incorrere nel rischio implicito in ogni sperimentalità, questo suo lavoro ambisce al saper cogliere, come in uno spaccato scenico, i territori di “accensione e tumulto” offert da alcune “situazioni musicali” odierne espresse come manifestazioni concertistiche della musica odierna. Anna Laura Longo, infatti, è particolarmente autorizzata a dar luogo a una valutazione di tal genere, sia per competenza professionale diretta, essendo essa stessa una musicista concertista di livello nazionale e internazionale, e sia per essere essa stessa una poetessa che pratica una scrittura e un’attività da performer: quanto di più consono quindi alle sensibilità estetiche della contemporaneità, sia per le valenze d’unità tra testo di parola e testo di musica, per di più espresse, tramite l’estetica della performatività, nelle modalità proprie della teatralità.

   Nelle sue qualità di musicista, di musicologa, di poetessa e di attrice performativa che sa come orientarsi nelle operazioni artistiche contrassegnate dall’informalità, dall’atonalità, dalla serialità, dalla “situazionalità”, ecc., Anna Laura Longo offre un esempio di un elaborato da “operazione aperta”, in consonanza pertanto con la sensibilità artistica contemporanea caratterizzata, infatti, dall’estetica della cosiddetta “opera aperta”.

   Formalmente il suo libro si presenta come un “catalogo da resoconto” di eventi-concerto eseguiti negli ultimi anni un po’ dappertutto in Europa, ma soprattutto in Italia. Si potrebbe, anzi, definire un catalogo-resoconto della musica d’avanguardia, o, per meglio dire, della musica “classica” dell’avanguardia. Ne fa fede la ricca rassegna di nomi d’autori ed esecutori, oltre che di titoli di opere specifiche. E in questo libro-rassegna vale anche come testimonianza diretta, attiva e partecipativa di un universo culturale sui generis. Il genere che rappresenta il sentire e l’agire artistico del presente, praticato dal punto di vista della sua esposizione più avanzata. Consiste proprio in ciò il suo interesse di merito.

Riflessioni di Sandro Montalto apparse su Diwali- Rivista contaminata

Il volume si presenta come una serie di recensioni, e talora di appunti (il termine non sembri riduttivo), scritte tra il 2010 e il 2012 a seguito della partecipazione a varie iniziative (concerti, performance…) tenute in tutta Europa, delle quali l’autrice cerca di cogliere e restituire a parole l’intima essenza (non va d’altra parte dimenticato che Longo è anche una valente poetessa). Come recita l’introduzione, scopo del volume è «fornire uno spaccato di quelli che sono gli scenari ed i territori di “accensione e tumulto” dell’arte musicale nel tempo presente», con una particolare attenzione a «quegli imprevedibili spiragli grazie a cui matura il germe dei nuovi linguaggi». Dal libro traspare la passione dell’autrice, che sa tenere a bada quell’incedere un po’ fanatico che le passioni troppo spesso messe a dura prova dalla quotidianità possono facilmente ispirare. Un forte accento, anche qui, è posto sulla necessità di «coltivare un’assidua e magari gioiosa insistenza nel disporsi in ascolto, con lo scopo di agire fondamentalmente sulla propria mentalità», affinché diventi «eclettica e non cristallizzata». Non sfuggano, qua e là tra gli scritti, alcune ben scelte citazioni che arricchiscono il discorso e contribuiscono a tracciarne le coordinate (tra le altre non sfugga quella da Agamben sul tempo della contemporaneità). E non sfugga come a tratti Longo parla del concerto come “esperienza” (e non solo nel caso di un’opera originalissima come Vexations, di un autore fondamentale come Satie), o come ritorni su un «cercatore intrepido» come John Cage, nonché l’attenzione per la danza o la musica di Morton Feldman. Appare dunque evidente il legame con il capitolo su François Delalande e la sua “didattica del risveglio”, autore del quale viene anche riportata questa citazione che con nettezza inquadra il problema: «si rischia di mettere il carro avanti ai buoi se non si crea, preliminarmente, un autentico appetito di musica; il desiderio di farla e di ascoltarla».

 

 

 

 

Un estratto dall’introduzione

… Il volume che va a dispiegarsi è stato compilato con il desiderio, grintoso, di comporre una mappatura e fornire uno spaccato di quelli che sono gli scenari ed i territori di ” accensione e tumulto ” dell’ arte musicale nel tempo presente.
Procedendo per rilevamenti e scoperte, sono stati da me evidenziati i nuclei ed i settori in cui la musica si fa portatrice di insegne e contrassegni di incisiva modernità : musica ” aperta” e direi difendibile, per il suo portato egregio, nonché innovatore, che invita a formarsi e ad incunearsi all’ interno di criteri dotati di larga elasticità. Soprattutto musica desiderabile in quanto foriera di quegli imprevedibili spiragli grazie a cui matura il germe dei nuovi linguaggi.
Anna Laura Longo

http://www.lagogerundo.org


Biblioteche

Si ritroverà presso la Biblioteca dell’Associazione NoMus di Milano il volume APPARATI DI SUONI METODICAMENTE CRUCIALI ( ed.La città e le stelle). via Tito Vignoli 37/a
20146 Milano
La Biblioteca è annessa all’omonimo Centro studi e ricerche sulla musica del ‘900 e contemporanea che, nella sua missione di salvaguardia e conservazione del patrimonio audiovisivo e cartaceo della musica del ‘900, continua ad acquisire pubblicazioni rare e di pregio, in particolare prime edizioni; la biblioteca si arricchisce quindi costantemente di nuovi, preziosi documenti. Tutto ciò grazie all’inesauribile lavoro di ricerca volto all’incremento, all’ampliamento e alla messa in sicurezza dei fondi musicali del Novecento.

Ulteriori Biblioteche in cui è possibile attualmente rintracciare il volume

Biblioteca del Conservatorio di Musica di TORINO

Biblioteca del Conservatorio della Svizzera italiana di LUGANO

Biblioteca della Scuola Civica di Musica G.Verdi di PRATO

Biblioteca della Fondazione Chigiana di SIENA

Biblioteca della Scuola di Musica di FIESOLE

Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in ROMA

Biblioteca della Scuola di Musica del Testaccio in ROMA

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