Procedure esfolianti 1 e 2

Di seguito una presentazione firmata da Franca Di Segni, la quale ricostruisce il percorso che ha condotto alla costruzione di Exfoliation ( Exfoliación) 2

La virulenza del sogno nelle scritture atipiche di Anna Laura Longo

Attraversando alcuni dei principali progetti sonori, poetici e artistico-visuali di Anna Laura Longo sarà possibile notare come venga dato un grande risalto alla dimensione del sogno e come, gradatamente, l’artista ( attiva in veste multidisciplinare) tenda a muoversi non solo tra pregnanza e fascinazione onirica, ma arrivi anche a formulare una vera e propria virulenza del sogno. Per averne conferma sarà utile partire da alcune ricerche compiute sulla parola e ripercorrere le pagine della raccolta poetica intitolata Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo (Oèdipus).Vi si trovano infatti almeno quattro testi ispirati al tema in questione, nei quali sono stati distribuiti flessibilmente diversi affioramenti della parola sogno.

Brucia sotto il sedile
senza infingimenti
la tua bocca esplosa e fiorita.
Nella carenza di spazio
anche i sogni vengono riguardati.
Brucia sotto il sedile
un barlume ornato di coraggio ansante.

Il coraggio che qui emerge è probabilmente legato a una possibile e instancabile costruzione e ri-costruzione proprio del sogno. Anche nel testo intitolato In auscultazione il corpo giungeva compaiono quasi trasversalmente  “inarrestabili sogni avvenenti come ululati”. In questo caso la presenza di un così potente corrispettivo sonoro va a conferire veemenza all’immagine presentata e lascia sviluppare un corposo e altrettanto potente richiamo ancestrale.
In un componimento scritto in occasione di un soggiorno parigino l’autrice inoltre così si esprimeva:

Sogno esteso in una città longilinea
dove i bagliori danno riposo
come facili incarnazioni.

E più avanti, nella raccolta già precedentemente citata, si stagliano dinanzi al nostro sguardo dei “ laboriosi sogni uniti come vallate”.
Anche l’immaginifica modellazione – che fa la sua comparsa in una pagina contenente una riflessione dedicata al tema dell’immobilità – potrebbe forse poter alludere a una generale e poetica modellazione della realtà ma anche, e ancora una volta, del sogno. Arriviamo così all’anno in corso e il tema torna potentemente alla ribalta, assumendo una connotazione artistica nuova, di tipo fisico e dunque performativo. Anna Laura Longo ha infatti recentemente elaborato un’originalissima performance ispirata al tema dell’esfoliazione, che ha trovato una condensazione fattiva in un’opera di carattere poetico e visuale. Vi si riversano alcune scritture atipiche determinate da una messa in forma di stralci materici di varia natura. Si tratta nello specifico di un libro-installazione, progettato e creato sia nel micro-formato sia nel grande formato. I versi di appoggio sono i seguenti:

Le spalle volevano essere accostate al sogno,
come maghe scottanti per esportare un dono.

Dietro visiere c’è da plasmare l’atto vitale ed estremizzando il sogno.

Ed è proprio sulle spalle che l’artista-performer distribuisce in primo luogo del gel esfoliante che viene poi abilmente manipolato e ricomposto sulle pagine. La performance si estende poi lentamente in altre zone del
corpo (ginocchia, guance, fronte, mani, costole, collo, scapole, polsi, avampiede). Per ognuna di queste aree corporee sono stati composti dei versi appositi: sono brevi componimenti impiegati in affiancamento alla gestualità, studiata e attenta, costruita sempre musicalmente con un atteggiamento pianistico vero e proprio, anche quando di fatto l’azione viene portata al di fuori dello strumento. La musicalità quindi affiora e diviene anzi parte integrante del discorso, compreso il suono determinato dal distacco dei frammenti di pellicola stesi sull’epidermide.
Un esemplare di Exfoliación 2 – questo è il titolo nella versione in lingua spagnola-  potrà essere conosciuto nel Museo del Libro venezolano di Caracas. In particolare sarà presente la tipologia in miniatura. E sarà un preziosissimo condensato della performance descritta.
Va invece segnalato che, a partire dal 20 novembre 2022, un lavoro ulteriore di Anna Laura Longo sarà presente in Spagna. Per la seconda volta una sua opera è stata selezionata per prender parte a un’esposizione collettiva, collegata al Premio Libro de Artista, nella città di Móstoles.


La militanza dello sguardo in Anna Laura Longo va trasformandosi via via in militanza del sogno. La parola, il gesto artistico e il valore del suono (vissuto in senso ampio, delicato o intenso, lucido o esterrefatto) si uniscono a formare un
opus convincente, una testimonianza diretta di libertà.
Franca Di Segni


Testo introduttivo

EXFOLIATION 2 ( Angolazione tattile)  è il titolo di un originale libro-oggetto caratterizzato da scritture “residuali” che si sostanziano in forma di arcipelaghi ovvero pagine con stralci di esfoliazioni direttamente praticate sulla carta o sul tessuto prescelto. Si tratta di operazioni che rientrano in un ampio progetto intitolato Sul concetto di pagina-suolo.



Il lavoro fa riferimento a una performance gestuale e sonora che propone un’idea di continuità rispetto alla precedente pubblicazione in volume intitolata  Procedure esfolianti edita da Manni.

Il titolo in lingua spagnola è Exfoliación 2 ( Ángulo táctile)

Nel progetto si ritrovano dunque investigazioni multimateriche che, nell’insieme, vanno a comporre  pagine – luoghi, in cui muoversi su un piano di compresenze, tra significati stabili e arditamente instabili, tra simbolismi classici o di contro mutevoli. Si condensano nel lavoro riflessioni molteplici riguardanti la creazione contemporanea: l’espansione verso un tempo  plasmabile e densificato, la relazione tra spazio d’esposizione e spazio ipoteticamente “sfogliabile”, la polivalenza dell’oggetto  e il suo essere catalizzatore e al contempo attivatore di reali prolungamenti sensoriali e del pensiero. Ne deriva uno slittamento in direzione di materiali necessariamente versatili e per lo piu atipici.  Il suono si incunea in questo percorso attraverso l’impiego di musiche e traiettorie sonore da ascoltare in cuffia.

MUSEI E COLLEZIONI IN CUI È ATTUALMENTE POSSIBILE  CONOSCERE EXFOLIACIÓN 2 di Anna Laura Longo

Buenos Aires/ Argentina

Nella Biblioteca del Museo de Arte Moderno, a partire da fine giugno 2023

Indirizzo:  Av. San Juan 350 San Telmo Buenos Aires

Madrid/Spagna

Nel Centro Documentación del Museo Reina Sofia di Madrid

Calle de Sta. Isabel, 52

28012 Madrid – Spagna

Il suolo come luogo di negoziazione poetica

Il suolo come luogo di negoziazione poetica: un nuovo lavoro di Anna Laura Longo nella città di Madrid

Riflessioni di Roberta Eleuteri

Nelle visioni artistiche intrepide di Anna Laura Longo il suolo è visto anzitutto come un approdo, ma anche come un luogo di negoziazione poetica o cyber-poetica. Esso è in grado infatti di determinare rivolgimenti inusitati, essendo propriamente uno spazio di attraversamento ma anche di condensazione, su cui instaurare – o cogliere – avvincenti azioni. Queste ultime potranno essere collegate a loro volta con deviazioni e dirottamenti racchiusi dentro un alone di vera e propria emergenza.
D’altra parte il suolo può configurarsi anche come un’area di sommovimento. E così sulla scorta di tali assunti non cessa di svilupparsi l’indagine avviata da Longo poco meno di un anno fa, che vede l’epidermide come una superficie incantatoria, paragonabile per l’appunto a un suolo e grazie a cui agire radicalmente in senso artistico e performativo.

Un’epidermide inscrivibile dunque nel solco di una vera e propria drammaturgia. Gli esiti di questa ricerca arriveranno a Madrid a fine aprile 2023 e sarà in particolare il terzo esemplare di Exfoliación2 ad essere proposto. Il lavoro, che si configura come libro-organismo polimaterico, resterà in visione nel Centro Documentación del Museo Reina Sofia. Il tutto arricchito da un testo esplicativo in lingua spagnola.

Già nelle pagine della raccolta poetica intitolata Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo ( Oèdipus) si prospettava un’interessante aerazione del terreno attraverso il rivolgimento delle zolle e veniva infatti portato alla ribalta un collegamento speciale con il processo di aratura. Si delineava in quel caso una strabiliante e poetica “aratura del tempo”, all’interno di piantagioni mutevoli del quotidiano. In seguito, nel maxi libro-organismo realizzato in materiali ovattati e titolato Atterraggio lunare, l’artista ha iniziato invece a dare forma a un suolo lunare, con crateri fagocitanti e con micro- zone fatte oggetto di lacerazioni, integralmente incentrate sul bianco.
Ora l’attenzione, e dunque lo sguardo e l’azione, si muovono come già detto verso la cute, che assume così le fattezze di un osservatorio, su cui allestire o imprimere gesti e, più esattamente, pseudo-scritture. Queste ultime si ritrovano ad esser circondate dai riflessi che sono propri di un’enigmatica vicissitudine. L’artista lavora sul meccanismo di esfoliazione in modo articolato e come sempre complesso, creando un ponte fantasmagorico tra pelle e pagina e stabilendo tra le due superfici una decisiva e – nello stesso tempo- flessibile consequenzialità.
La messa in forma dei materiali gelatinosi prescelti, essiccati e poi incollati e modificati dal punto di vista delle colorazioni, coincide con una delocalizzazione dall’atto scrittorio. Le scritture pertanto si trasformano in nuclei materici davvero imprevedibili e apertamente difformi: quelli che vengono plasmati sono dunque dei corpuscoli aleatori, depositati e fissati sulla carta o su ulteriori supporti a volte molto imprevedibili. Le significazioni volta per volta si apprestano a “galleggiare” dinanzi allo sguardo o, al contrario, finiscono per depositarsi enigmaticamente.
Un brano pianistico, intitolato Musica striata, arricchisce l’insieme. Esso consente di stabilire un approccio non solo visivo ma anche uditivo. La ricerca sonora sfrutta prevalentemente la cordiera, seguendo dinamiche molto grintose ma, a tratti, incantatorie.
Da un punto di vista progettuale il lavoro è certamente lontano da ogni forma di staticità e, più che altro, risulta essere proiettato verso una ricchezza di direzioni e interpretazioni possibili.

Ecatepec de Morelos / México 

Nella biblioteca della Fundación Jumex sarà presente a partire da fine febbraio 2023 un esemplare di Exfoliación2

Via Morelos 272
Col. Santa Ma. Tulpetlac
55400 Ecatepec, Edo. De México
México

Di seguito l’articolo apparso su http://www.puntodincontro.mx Data di pubblicazione:05/02/2023

In Messico le investigazioni multi-materiche di Anna Laura Longo

La Biblioteca della Fundación Jumex può considerarsi sicuramente una delle più complete per quanto concerne lo studio e l’investigazione nell’ambito della storia e teoria dell’arte moderna e contemporanea in Messico, annoverando un gran numero di titoli: pubblicazioni periodiche specializzate nelle arti, libri monografici, progetti di studio inerenti alla museografia e molto altro ancora.

In questo contesto, a partire dalla seconda metà del mese di febbraio 2023 sarà presente un esemplare di Exfoliación2, opera dell’artista pluridisciplinare italiana Anna Laura Longo, portata a termine nell’anno 2022. Il lavoro sarà incluso nella collezione della Biblioteca stessa. Il processo di esfoliazione fa riferimento allo sfaldamento di una superficie (minerale, vegetale o dell’epidermide), da cui si staccano progressivamente sottilissimi strati simili a veli, oppure sottili scaglie nel caso di una roccia. Ispirandosi a questo meccanismo Longo ha avviato un’indagine molto personale di tipo poetico, sonoro e performativo, facendo leva proprio sulla stratificazione e sulla peculiarità del tempo di sedimentazione. Viene portata alla ribalta la densità di uno scollamento e la particolare energia che è richiesta in un ricollocamento o in un trasferimento di superficie e dunque di ambientazione. Quella che viene messa in campo è una scrittura di tipo materico, che lascia dapprima implodere la parola, per arrivare poi a stravolgerne e ricomporne l’habitus, spingendosi verso un’elegante prassi che coincide con un criterio di commutazione.  Ad essere fortemente avvalorato è soprattutto il respiro e la scorrevolezza dell’azione.  L’artista si ritrova spesso a parlare di una «trasversalità dell’azione». Una mediazione è data dal corpo, che propone poeticamente delle nicchie su cui operare in modo diretto. In particolare le spalle, il volto, gli avambracci, le scapole, le ginocchia e ancora le costole e gli avampiedi: tutte queste zone offrono un primo appoggio e ancoraggio alle operazioni artistiche e poetiche richieste, compiute dall’interprete in prima persona. I residui molteplici delle azioni vengono poi trasferiti sulle pagine (di natura cartacea o extra- cartacea) liberando dei flussi di energia magnetica e sottile. Siamo in presenza di una sorta di traslazione che non manca di portare con sé una riflessione sulla riformulazione dei pensieri e dei gesti ad essi connessi.

Dopo gli Studi sulla curvatura della linea-verso (esposti proprio a Città del Messico nell’Istituto Italiano di Cultura nell’anno 2018), con queste nuove opere si genera dunque un movimento di densificazione e di messa in forma di scritture altre, definite residuali /epidermiche, da cui scaturisce una sostanziale libertà sul piano della concezione e della realizzazione fattiva e un fascino particolare legato alle gestione delle risorse intrinseche dei materiali.

Exfoliación2 è un lavoro corredato da un testo In lingua spagnola firmato dalla stessa Anna Laura Longo. Inoltre attraverso la presenza di un codice QR, si potrà ascoltare un brano musicale sperimentale in una duplice versione: trattasi di una traiettoria pianistica che dà testimonianza della ricerca sonora compiuta dall’artista, la cui esperienza —come si evince da quanto fin qui riassunto— è fortemente intrisa di aspetti legati alla multi-sensorialità. Anna Laura Longo nel suo lavoro invita in sintesi a compiere un’esperienza composita per quanto concerne la gestualità, la visione, l’ascolto, prospettando una partecipazione attiva e una fruizione ricca di sottigliezze e sfumature.

La Biblioteca della Fundación Jumex è propriamente un’estensione del Museo Jumex de Arte Contemporáneo, le cui sale espositive si ritrovano nella zona di Polanco di Città del Messico. L’edificio museale, disegnato dall’architetto britannico David Chapperfield è stato inaugurato nell’anno 2013 e contiene una delle più grandi collezioni dell’America Latina. La sede amministrativa, così come la biblioteca suddetta (e ulteriori sale espositive) occupano invece i locali originari di Ecatepec de Morelos, dove partì il primo nucleo espositivo. Nel Museo Jumex, che si interessa a promuovere in Messico la produzione, la discussione e la conoscenza delle arti contemporanee, il lavoro di Anna Laura Longo potrà contare su un pubblico certamente diversificato. Del resto la vocazione di questo interessante spazio è proprio quella di generare modi innovativi per diffondere la cultura.

 

link diretto ( per la lettura in lingua italiana)

https://puntodincontro.mx/2023/02/05/in-messico-le-investigazioni-multi-materiche-di-anna-laura-longo/

link diretto ( per la lettura in lingua spagnola) https://puntodincontro.mx/es/2023/02/05/en-mexico-las-investigaciones-multimateriales-de-anna-laura-longo/

A CARACASVenezuela/ Presso il Museo del Libro Venezolano sarà possibile conoscere  l’opera nella sua veste in miniatura,  rientrante nella categoria dei Libri rari e da collezione.

Il titolo in lingua  spagnola è Exfoliación 2

Indirizzo del museo: Caracas 1061, Miranda, Calle Cocorote

https://museodellibrovenezolano.libroria.com/exfoliacion-2-angulo-tactil/

Di seguito il testo esplicativo firmato da Anna Laura Longo e redatto in lingua spagnola per il Museo del Libro Venezolano

Testo explicativo
El microlibro Exfoliación 2 (9,50×9,50 cm ) está inspirado en un texto poético que escribí hace unos años titulado El residuo es Forma. Hago un elogio poético del residuo y de lo que queda después de una experiencia o al final de una acción. También hay una referencia al tema del recuerdo y de la memoria que se convierte (para todos) en depósito, en huella.
La intención es crear una especie de escritura matérica, donde la palabra se reabsorbe para dar lugar a la presencia concreta de un objeto, un material tangible, para ser conocido visualmente y por el tacto. Mis operaciones poéticas usan gel exfoliante en lugar de tinta, que luego se seca y se pega. Me gusta pensar que los gestos realizados contienen ecos de palabras insurreccionales.
Podríamos hablar de un poema epidérmico, que parte de la piel y del cuerpo para luego verterse y posarse sobre papel o tela. Se da gran importancia a la imaginación, que se convierte en una fuerza para potenciar el conocimiento.
En algunas de mis publicaciones anteriores también he desarrollado lenguajes imaginarios hechos de signos atípicos con un equivalente sonoro. Este proyecto es una consecuencia directa.
Los que tienen mi libro en sus manos están invitados a dar un salto en dirección a la experimentación.
Las páginas que construí contienen, por tanto, poemas residuales con extractos de exfoliación aplicados directamente a la página, vista como un territorio. Cada página es una metáfora, un lugar de superposición que genera nuevas formas de intensidad.
El experimento es parte de un gran proyecto titulado Sobre el concepto de página-suelo.
Desde hace varios años mi investigación se ha acercado a la poesía verbal-visual y la poesía objetual.
A partir de 2018 comencé a investigar sobre el libro de artista, produciendo varios ejemplares de libros que definí como libros-organismos, donde se desarrolla una atrevida experimentación sobre formas, dimensiones, colores y materiales. Mis obras han comenzado a tener una difusión internacional con exposiciones en Italia, Francia, Alemania, España, México, Canadá, Martinica, Suecia, Polonia, Turquía, República Checa, Suiza, Luxemburgo.
Recientemente he comenzado a trabajar en el formato pequeño y en el microlibro que te permite desarrollar una síntesis. El pequeño tamaño encierra un preciosismo particular que me interesa y me invita a investigar.
Mi proyecto es particularmente adecuado para ser conocido y conservado en el Museo del Libro Venezolano ya que este museo tiene una categoría específica dedicada a libros raros y especiales y también a libros en miniatura y microlibros. Mi investigación es realmente sobre rarezas y la miniatura fue una gran inspiración. La comparación entre libros del pasado y investigaciones sobre el libro del presente ayudará a los usuarios a tener experiencias enriquecedoras y a ver la realidad llena de recursos y posibilidades.

Di s

Anna Laura Longo

Il comunicato relativo a Exfoliación 2

Il corpo individuale si fa corpo sociale: un lavoro di Anna Laura Longo nel Museo del Libro di Caracas

Sta proseguendo in una prospettiva internazionale il percorso di Anna Laura Longo, artista visiva, musicista-performer e autrice versatile. Exfoliación 2 è il titolo del suo nuovo progetto che potrà essere conosciuto a
Caracas, nel Museo del Libro venezolano. Quello che è stato creato è un neo-poema residuale, che ruota intorno al tema della traccia visibile, rilevabile mediante lo sguardo ma, nello stesso tempo, introiettata e internamente assimilata.
Parlare della “visibilità” del ricordo, di pari passo con la sua introiezione – secondo le intenzioni dell’artista -vuol dire aprirsi a forme di attraversamento composito.
Ogni attraversamento può tingersi di consapevolezza. Il residuo è, in fondo, ciò che resta di un’esperienza o di un’azione compiuta. È un’impronta che attesta (e quindi fissa) il moto di un istante vissuto. Quest’ultimo potrà essere percepito in modo acerbo o decisamente intenso, potrà essere “catturato” con limpidezza ma talvolta con eccentricità o con traversie. Da un punto di vista estetico il residuo può rivelarsi un luogo di opposizioni credibili, non necessariamente contrastanti, anzi integrabili verso una possibile conciliazione o dilatazione. Il residuo è quindi una  traccia corpuscolare dai risvolti inattesi.
Anna Laura Longo in questa ricerca esperienziale si pone sul piano di una rivalutazione poetica. Le pagine
della sua opera contengono echi di parole definite “insurrezionali” integrate da veri e propri stralci materici.
Si tratta di scritture epidermiche, si potrebbe dire, poiché traggono dalla pelle la loro origine, provengono infatti dal corpo individuale ( quello dell’artista-performer) che è anche espressione di un corpo sociale.
Il riassorbimento della parola tratteggia e probabilmente enfatizza i profili di una metamorfosi.
Si tratta di un’elaborazione e di un arricchimento fattivo di una precedente raccolta intitolata Procedure
esfolianti, pubblicata da Manni.
In quel caso il lavoro era interamente basato sulla scrittura, pur prevedendo alcuni frammenti oggettuali proposti in forma di collage. Erano inoltre presenti tre pagine con esiti di scritture ritmiche elaborate visivamente, intitolate Concrezioni ritmiche da una pagina kurtághiana ( comprendenti gettiti di inchiostro
bilaterali).
Ora il progetto si sviluppa sulla base di diramazioni inedite e cerca un’evidente espansione: due direzioni poste a confronto, distinte e unificate, da conoscere nella loro consequenzialità.
In entrambi i casi sono il risultato di un tragitto performativo costruito negli anni con dedizione e con ipotesi certamente trasversali.
Il tutto si muove anche in direzione di un’esplicitazione sonora : quelle di Anna Laura Longo sono spesso pagine con demarcazioni sonore da vivere appieno. Exfoliación 2 è un lavoro che potrà essere conosciuto a
partire dalla seconda metà di ottobre 2022 nel Museo del Libro venezolano di Caracas. Un esemplare arricchirà il catalogo, nella sezione “libri rari e speciali”. Il tutto porta con sé un desiderio di ampliamento dei confini, un tentativo di unificazione dei linguaggi.

link diretto:

https://agenziastampa.net/2022/10/20/il-corpo-individuale-si-fa-corpo-sociale-un-lavoro-di-anna-laura-longo-nel-museo-del-libro-di-caracas/

Alcune tipologie disponibili

Versione su carta ( sfondo chiaro)

agosto 2022

Versione su carta ( fondo scuro)

Versione su tessuto

Agosto 2022

Trame performative ( versione “epidermica”/ Neo-scritture residuali)

Proposta installativa


Valladolid ( Spagna)

In occasione della VII edizione del Premio Francisco Pino è stato realizzato un corpus di pagine sciolte intitolate El residuo es forma. Il lavoro è approdato a Valladolid nella Fondación Jorge Guillen a fine dicembre 2022

ARLEQUIN – Dicembre 2022

Nuove forme e colorazioni

PRECEDENTI RICERCHE

Si riportano di seguito diverse notizie relative a una precedente pubblicazione in volume ispirata poeticamente al tema dell’ esfoliazione  e della rinascita ( risalente all’anno 2011)

Procedure esfolianti ( Manni)

di Anna Laura Longo

Gettiti di inchiostro bilaterali realizzati sulla base di estrapolazioni ritmiche derivanti da pagine musicali kurtaghiane

https://www.mannieditori.it/libro/procedure-esfolianti

Materiali d’archivio ( recensioni, interviste, presentazioni concluse, premi,comunicati, notizie e segnalazioni ulteriori)

Intervista con collegamento telefonico per Radio Alma ( Bruxelles)

Riconoscimenti

In occasione del Premio nazionale Leandro Polverini ( anno 2014) il volume Procedure esfolianti si è classificato al 3 posto, nella sezione ” poesia concettuale”.

La raccolta ha inoltre ricevuto una menzione d’onore nell’ambito del Premio Lorenzo Montano ( anno 2012)

A Venezia Procedure esfolianti è stato presentato l’11 ottobre 2013 attraverso un intervento performativo presso la Sala Conferenze della Scoletta dei Calegheri ( Campo S. Tomà).

Ex Scoletta dei Calegheri
a Venezia

Il comunicato relativo all’azione poetica con allestimento visivo portata  presso Centrale Preneste  in Roma

https://centraleprenesteteatro.blogspot.com/2012/02/procedure-esfolianti.html?m=1

Riflessioni di Domenico Donatone su Procedure esfolianti

http://www.mannieditori.it/sites/default/files/reti%20dedalus%20magg12.PDF

La libreria Il mattone in Roma nella quale è stata proposta una performance con testi tratti da Procedure esfolianti

Di seguito una recensione di Francesca Fiorletta pubblicata su Critica Letteraria

https://www.criticaletteraria.org/2012/08/anna-laura-longo-procedure-esfolianti.html?m=1

La terza e ultima sezione di Procedure esfolianti è caratterizzata da Basileus, testo di teatro musicale.

La prima esecuzione di Basileus ha avuto luogo nell’Auditorium dell’Università Tor Vergata in Roma

BASILEUS

Musicisti
Maurizio Schifitto, Sax Soprano
Edoardo Pirozzi, Corno
Nasim Saad, Violoncello
Matteo Martizi, Percussioni

Voci recitanti
Marco Belocchi
Flavio Favale
Barbara Alesse

Direttore
Alfredo Santoloci

Musica
Natale Romolo

Testo
Anna Laura Longo

BASILEUS è la denominazione con cui nella Grecia antica si indicava il re e diviene simbolo più genericamente di ogni figura o struttura egemonica, depositaria di sovranità o preminenza. In modo più specifico, BASILEUS dà corpo fisico a tutte le forme che il desiderio di supremazia incarna, mutando fattezze nella storia e nell´attualità, ma conducendo senza soluzione di continuità tra volontà e abuso, alla lotta tra simili e alla riduzione in gerarchie, di potere, appunto.
Il testo analizza e marca le complesse e nevrotiche configurazioni in cui il potere può costruirsi, creando uno sfondo di attrazione intorno ai temi di autorità e dominio, facoltà di azione e controllo, rischio e arbitrio.

Laccanimento verso il potere e la conseguente spinta tensiva e immancabilmente violenta che ne deriva, sono indicate come cause sostanziali dell´assenza di pace tra gli stati e le comunità, come fra le varie ” umanità ” in genere. La riflessione intorno ad un possibile tempo / orizzonte di pace mira dunque a raccogliersi intorno a due punti particolarmente frementi, da considerarsi in costante e dinamico movimento oscillatorio :

ANELITO e RESPONSABILITÀ

Il testo in versi sarà affidato a due voci maschili che privilegeranno un uso particolare della voce, che esplorerà le molteplici possibilità di attacco, tenuta ed estinzione del suono,fino a raggiungere l´intimità del respiro. Attraverso il trattamento multiforme del materiale fonetico – sonoro si cercherà di attraversare i diversi piani espressivi secondo una ricerca che mira a creare una configurazione acustica dinamica ed eterogenea.
Si prevedono due compartimenti simmetrici in cui si articolano :
– gli interrogativi del singolo
– gli interrogativi della società ( tradotti in forma di gesti dapprima interrogativi in seguito accusativi )
Segue un ” lamento premonitore “, spazio dolente con indizi di imminente danno o pericolo.
La conclusione è una sezione ondivaga, ma pressante: attimo di corrosione e distorsione che annuncia il passo finale incentrandosi intorno alla ripetizione dei termini : spoliazione – tregua – arrendevolezza.

Verranno intercalati ai versi, ed affidati ad una voce femminile, alcuni stralci tratti da saggi di H. Arendt : in particolare Sulla violenza ( Guanda ) e Tra passato e futuro ( Garzanti ).

Alcune biblioteche italiane ed estere in cui rintracciare il volume

Alicante ( Spagna)

Biblioteca Valerio Papajorgji

Atene ( Grecia)

Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura

Firenze ( Italia) 

Biblioteca Nazionale Centrale

Graz ( Austria)

Biblioteca ARCA

Il Cairo ( Egitto) 

Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura

Luxembourg ( Lussemburgo)

Biblioteca del Cercle Curiel

Reggio Emilia ( Italia)

Fondo Librario Exosphere

Washington ( Stati Uniti) Biblioteca dell’Istituto Italiano di cultura

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