Traiettorie pianistiche per una propagazione di stimoli




Testo introduttivo di Anna Laura Longo
Pianoforti visti come “dimore”, che si apprestano a dischiudere inaspettate prospettive o enigmi. La realtà del resto non può che essere enigmatica. E così – al di là dei confini imposti dalla struttura e dalla meccanica dello strumento – le colorazioni espressive puntano a nutrirsi di complessità e complementarietà di gesti. Trattasi propriamente di gesti che provvedono a sviluppare un rafforzamento compatto dell’atto performativo, mirando a tessere delle aree estese per un’integrazione e una metamorfosi della musicalità. Pur restando in azione all’interno del terreno dei suoni ho prospettato infatti una propagazione di stimoli, anche di tipo prettamente visivo, per lasciar agire una contaminazione di suggestioni. Ogni performance descritta nelle pagine potrà esser considerata quindi un micro-evento. Da un punto di vista spaziale il posizionamento prescelto- per agire musicalmente- si ritrova ad essere continuamente fatto oggetto di delocalizzazione, in modo tale da rispondere a un impellente desiderio di lasciare il corpo artisticamente libero e in movimento. Non manca in tutto ciò un approfondimento del concetto di evasione attraverso un deliberato principio fuorviante rispetto a qualsivoglia direzione o aspettativa. Più che di movimento sarebbe quindi opportuno parlare di sommovimento (anche del pensiero, che volta per volta prova a tradursi in fermento e azione). Una formula progettuale e costruttiva che, nel complesso, disattende ogni impianto caratterizzato da pre-determinazione e che, al contrario, si sviluppa attraverso dislivelli continui tra mediazione e assorbimento del tempo passato, da una parte, e forza energetica e magicamente strutturante del momento presente, dall’altra. Già nell’introduzione ho infatti voluto esplicitare la necessità di un’estroversione dell’istante, promulgando al contempo una poetica e limpida captazione del flusso temporale in corso. Sulla base di tali presupposti la mano, pianisticamente implicata, non poteva evidentemente conoscere un assestamento definitivo, avventurandosi invece in forme mutevoli e cangianti di adattamento, attraverso ipotesi configurative per l’appunto esenti da forme di prevedibilità. Tra spigliatezza e intimità si muove dunque la riflessione, con il desiderio di restituire in generale a lettori e lettrici interessati/e delle sfumature caleidoscopiche. Quelle imbandite nelle pagine sono dunque procedure estetiche frutto di realizzazioni performative suffragate da connessioni e contrapposizioni agili. Questi i riferimenti contenutistici sintetici che si ritrovano nel mio libro-catalogo intitolato Viaggio nell’entroterra (moviment-azioni pianistiche): una vera e propria raccolta di testimonianze e teorizzazioni riguardanti un intero quinquennio. Un itinerario di traiettorie sonore, visuali e installative indirizzate verso un pubblico intraprendente e sperabilmente attento.
Per informazioni:
annalaura_longo@hotmail.com

Il volume è rintracciabile nei seguenti contesti
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ROMA
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Si riporta di seguito il comunicato-stampa relativo al volume intitolato Viaggio nell’entroterra [Moviment-azioni pianistiche ] di Anna Laura Longo
Viaggio nell’entroterra [Moviment-azioni pianistiche] è il titolo di un libro-catalogo che si colloca a metà strada tra la produzione di libri d’artista e volumi cartacei veri e propri. La dicitura prescelta, in questo caso, è quella di libro-dispositivo. Al suo interno lettori e lettrici troveranno riuniti -in forma di miscellanea- materiali con istanze poetiche, documentazioni musicali e di tipo artistico-visuale e, inoltre, testimonianze approfondite di trame performative vere e proprie, rientrate all’interno di rassegne e festival. Trattasi di una ricerca pianistica e performativa fortemente avventurosa, con lavori di carattere eterogeneo e cangiante. I pianoforti impiegati vengono caricati di significati simbolici e trasformati, il più delle volte, in impianti installativi. Viene valorizzata fortemente la componente estetico-visiva ed enfatizzato l’aspetto gestuale e corporeo, attraverso azioni e tecniche interpretative non convenzionali, con l’ausilio di utensili e oggetti tratti dalla realtà quotidiana o appositamente progettati. Il lavoro è frutto di manipolazioni strutturali vere e proprie che riguardano lo strumento nella sua interezza: un invito a situarsi sulla soglia del possibile, ma nel segno di uno scavalcamento. Tale ricerca rientra all’interno di un più ampio progetto, intitolato Missive al pubblico.
Anna Laura Longo è pianista, performer, artista visiva, autrice di poesie e inoltre saggista. Pluripremiata in concorsi musicali, ha ricevuto numerosi riconoscimenti anche in riferimento alle arti-visive e sul fronte della scrittura di ricerca. Svolge un’intensa attività sul piano internazionale. Presente in festival e rassegne. La sua operatività è incentrata su un’originale commistione tra suoni, segni, parole, opere visuali. Ha sviluppato e portato a maturazione numerosi esperimenti di ”arte addizionale” , mostrando un particolare interesse per i concetti di dinamismo, pienezza e vuoto, decentramento e dislocazione, mobilità e ribaltamento. Si serve di meccanismi singolari, che inducono a volgere e riattivare lo sguardo, deviando rispetto ai meccanismi abituali e lineari della percezione. In tal senso la sua poetica si muove in direzione del sommovimento e/o trasalimento. Ha al suo attivo varie pubblicazioni tra cui: Plasma / Sottomultipli del tema “Ricordo” ( Fermenti), Nuove rapide scosse retiniche ( Joker), Procedure esfolianti ( Manni), Questo è il mese dei radiosi incarnati del suolo ( Oèdipus), Apparati di suoni metodicamente cruciali ( La città e le stelle).

Dimensioni: 22×22 cm./ Numero pagine: 92 / Copertina con bandelle /Testi in lingua italiana /Prezzo di 16 euro

























Per approfondimenti ulteriori si veda anche la sezione Interviste https://sfogliareperintravedere.com/interviste/
e inoltre la sezione Traiettorie pianistiche
Traiettorie pianistiche
Riferimenti anche su https://viaggionellentroterra.blogspot.com



















Derivazioni ed elaborazioni da Viaggio nell’entroterra





